La campana nello stemma di sua Eccellenza Vescovo Mons. Luigi Renzo |
Scritto da Petrungaro | |||||||
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Non c'è altra nobiltà se non quella della
fede e quella del ricordo al proprio paese natio e alle proprie
origini. Dopo aver ricevuto la notizia dal Sindaco Dott. Manfredi Pasqule e anche dopo avermelo comunicato personalmente sua Eccellenza il Vescovo Mons. Luigi Renzo, non c'è più dubbio e noi Campanesi possiamo essere infinitamente orgogliosi. Inoltre vi informo che il Vescovo verrà di Domenica, 12 Agosto a visitare Campana, per celebrare la messa, in pomeriggio. In quale chiesa però, non ci è dato sapere.
Ecco le parole di sua Eccellenza, Vescovo Luigi Renzo sulla sua missione, vocazione e sullo stemma:
MOTTO E STEMMA EPISCOPALE
La Chiesa Italiana è consapevole che
per annunciare il Vangelo in un mondo che cambia deve partire dal discernimento
dell’oggi, della sua cultura, delle sue tensioni ideali, delle sue speranze.
Chiamata ad essere madre e maestra, ma soprattutto “cuore” della città degli
uomini, si pone – come deve essere per missione – quale testimone di speranza,
segno credibile e visibile del Risorto.
La
speranza appare più che mai necessaria, ma alla luce dei fatti, potrebbe apparire
meta difficile, talora impraticabile e quindi solo utopica. Ma l’utopia deve
appartenere alla speranza cristiana e questa deve sapersi opportunamente
imporre come pietra d’inciampo ed insieme forza trainante. E’ vero che la
speranza non è “del” mondo in quanto – come ricorda Benedetto XVI – “Cristo non
è del mondo, come pure i cristiani non devono essere del mondo” (Omelia al
Convegno Ecclesiale di Verona), ma è pur vero ed urgente che essa,
identificandosi con Cristo Risorto, “è nel mondo e per il mondo” (ivi).
La
speranza entra nell’intimo dell’uomo ed attraverso di esso nel mondo perché
sono di Cristo e di Dio e lo sono realmente nella misura in cui muoiono con Lui
e risorgono con Lui alla vita nuova dell’amore. Anzi l’amore, accolto e donato,
è l’arma vincente contro ogni delusione ed umana sconfitta.
Il motto-programma, pertanto, a cui vorrò ispirare il mio ministero episcopale è In Caritate Spes: solo con l’Amore ci può essere speranza. Lo stemma Vuole visualizzare il programma nel contesto esistenziale personale ed ecclesiale. La COLOMBA bianca, simbolo dello Spirito Santo, vuole rappresentare lo spazio infinito in cui celebrare ed incarnare l’Amore seme della Speranza.
La STELLA
indica la SS. Madre di Dio, faro sicuro del cammino di cristiano, di sacerdote
ed ora di vescovo pastore.
Il
VANGELO aperto significa la mia adesione all’insegnamento di Cristo e la mia
nascita nella fede. La scelta vocazionale sacerdotale qualifica il mio “si”
definitivo alla Parola che mi ha cercato, preso e cambiato.
Il color
“rosso-porpora” è risonanza del Codex Purpureus di Rossano, dove il mio
Sacerdozio ha trovato spazio e motivi per esperimentare la Carità pastorale.
La
CAMPANA richiama il mio paese natale, dove si è radicata la mia umanità,
presupposto di una presenza incarnata nel mondo “hic et nunc”.
Il tutto
inquartato nella CROCE come richiamo permanente sia al vissuto concreto da
assumere con “le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini,
dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono” (GS, n. 1), sia al gesto
del dono totale di Cristo, modello necessario per ogni servizio ecclesiale.
Per chi non avesse letto l'articolo della nomina a Vescovo di Mons. Luigi Renzo, il 28 Giugno 2007, può leggerlo cliccando sul link sottostante:
Ci felicitiamo con sua Eccellenza, il
Vescovo Luigi Renzo, la cui nomina, senza vanità riempie tutti i
Campanesi di profonda gioia e orgoglio.
Ringrazio il Sindaco Dott. Manfredi Pasquale di avermi gentilemente comunicato la buona notizia.
Carmine F. Petrungaro
Campanaelefante.com
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